*Bisk8visual Exclusive* - Traduzioni: Alessandro Iannitti
We decided to interview some skateshop, to know their point of view and how they are reacting to Covid-19 lockdown.
Skateboarding's Finest - Torino
- Ciao presenta te e il tuo shop.
Ciao, sono Marco Olent di Skateboarding's Finest, Torino.
Il negozio esiste dal 2005, ma io l'ho ereditato dal vecchio proprietario nel 2015.
- Come hai reagito alla notizia del lockdown?
Due giorni prima che ufficializzassero il lockdown, vedendo come buttava la situazione, ho deciso di chiudere e di reimbiancare tutto il negozio pensando che fosse una cosa da una settimana o due e pensando di sfruttare il momento per far qualcosa di utile per il negozio. Ovviamente le mie previsioni di chiusura non erano azzeccate.
- Che provvedimenti hai preso per continuare a tenere vivo il tuo shop?
Le prime due settimane mi sono concentrato sui lavori in negozio perché tra sgomberare, smontare, preparare, imbiancare e rimontare tutto ha preso più tempo del previsto. Finiti i lavori e vedendo che la situazione sarebbe andata per le lunghe, ho fatto qualche offerta tramite Instagram per vendere un pò di ultime taglie delle scorse stagioni e per cercar di vendere i nuovi arrivi, ma ovviamente i numeri non sono paragonabili a quelli a negozio aperto.
- Cosa prevedi quando si potrà riaprire (data orientativa il 18 maggio)
Prevedo che a livello commerciale sarà una situazione pesante. Non per essere negativo ma è chiaro che questa situazione coinvolge negativamente tutti i lavoratori, dipendenti o imprenditori che siano. Ognuno ha subito delle perdite e di conseguenza ci sarà una notevole riduzione del potere d'acquisto e ne risentiremo a ruota tutti.
Cosa hai imparato da questa esperienza dal punto di vista lavorativo e non solo?
Se posso, preferisco lasciare una mia riflessione e punto di vista sulla situazione attuale e futura. Situazioni come queste ci dimostrano come il sistema che è stato creato sia fragile e delicato, benché ognuno ovviamente cerchi la propria realizzazione personale, facciamo parte di una collettività . Per questo motivo bisogna pensare che ogni nostra singola azione faccia parte di uno schema più grande... non dobbiamo sentirci dei cittadini modello solo quando lo Stato ci dice che dobbiamo star chiusi in casa e siamo bravi a rispettare le regole, ma tutti i giorni nelle scelte che facciamo e, visto che parliamo di Skate shops e commercio al dettaglio, dove decidiamo di comprare (o forse è più giusto "da chi") e cosa decidiamo di comprare.
Detto in parole semplici, spegnere internet e comprare sotto casa, e se sotto casa non hanno quello che cerchiamo guardare se sotto casa del nostro amico ce l'hanno... Se i soldi rimangono nelle tasche dei pochi grandi siamo fottuti!
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Hi, I’m Marco Olent from Turin’s Skateboarding’s Finest. The shop opened in 2005 but I’ve inherited it from its old owner in 2015.
- How did you react to the news of lockdown?
Seeing how it was turning out, I decided to close the shop two days before the official lockdown. I believed it would last a couple weeks, so I wanted to put that time to good use for the shop and decided to repaint it. My predictions about the lockdown were obviously wrong.
- What measures did you take to keep your shop going?
In the first two weeks I focused on shop works. Between clearing up, disassembling, getting all set, repainting and putting all back in, it took more time then expected. After I finished and realized that this situation will be going on for a long time, I launched some instagram offers trying to sell last season’s items and new stuff. The numbers are not even comparable to those we make when the shop is open though.
- What do you foresee after reopening (rough date on May 18th)?
I predict a tough situation on the business side. Not to be negative, but it’s clear that this scenario harmed all workers, be them employees or entrepreneurs. Everybody took losses, so the buying power will sharply decrease and this will affect all of us.
- What did you learn from this experience, professionally and in general?
I prefer giving my thought on the current and future situations. This kind of situations make us realize how delicate and fragile our system is. And although everybody seeks their own personal fulfillment, we’re all part of a community. For this reason we should think that every action we make falls into a bigger scheme. We shouldn’t act as model citizens only when the government tells us to stay home or by doing a good job observing the rules, but by making the right choices everyday. Speaking of skateshops and retail, [deciding] where to buy (or better “from who”) and what. In simple words, get off the internet and buy local. And if you can’t find what you’re looking for, let’s try where your friend lives... if money keeps flowing into the pockets of the few big ones we’re fucked!
Rufus - Milano
- Ciao presenta te e il tuo shop.
Siamo Richi e Sere, fondatori di Rufus Macba (nato nel 2009 a Barcellona) e da un anno abbiamo aperto un nuovo shop, Rufus Milano.
- Come avete reagito alla notizia del lockdown?
Sinceramente al principio non ci siamo allarmati perché pensavamo ad un problema che si sarebbe risolto in un paio di settimane, ma poi, con le notizie e quello che abbiamo iniziato a vivere, abbiamo iniziato a prendere il problema più seriamente!
Siamo una realtà ’ gestita a livello famigliare e chiudere per 2 mesi ci ha fatto male!
Considerando poi che entrambi gli stores li abbiamo in nazioni dove gli aiuti da parte del governo sono inesistenti!
- Che provvedimenti avete preso per continuare a tenere vivo il tuo shop?
Fortunatamente già dal 2016 abbiamo aperto lo store anche online e questo sinceramente è stata la nostra salvezza!
Ovviamente abbiamo dovuto creare promozioni alla portata di tutti per poter continuare con il commercio nonostante questa crisi! I clienti, amici ci hanno supportato tantissimo e siamo veramente contenti e soddisfatti del lavoro svolto! Dobbiamo anche ringraziare brand come Vans, Nike SB, Converse Cons che hanno creato progetti ai fini di supportare i piccoli stores come il nostro!
- Cosa prevedete quando si potrà riaprire (data orientativa il 18 maggio)
Crediamo che sarà molto difficile al principio ripartire. Sarà come dover iniziare da zero per l’ennesima volta.
Ma allo stesso tempo crediamo che dopo due mesi in casa, gli skater saranno più carichi che mai per tornare alla normalità e noi ci saremo al 100%.
Cosa avete imparato da questa esperienza dal punto di vista lavorativo e non solo?
Non bisogna mai smettere di reinventarsi e di essere positivi!Tutto ha una soluzione, basta credere in quello che fai!
Thank you for skating!
Richi&Sere - Rufus Fam
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We’re Richi and Sere, founders of Rufus Macba (started in 2009 in Barcellona) and since last year we’ve opened a new shop, Rufus Milano.
- How did you react to the news of lockdown?
Honestly we didn’t get too alarmed in the beginning because we saw it as a problem that would last a couple weeks, but then seeing the news and our lives starting to change we took it more seriously! We’re a family business, so having to stay closed for two months hurt us! Even more if we consider we have both our shops in countries where government aid has been null.
- What measures did you take to keep your shop going?
Luckily we launched our online shop in 2016 and frankly it has been our anchor! Of course we had to create promos to try and keep up with sales during this crisis! Clients and friends showed us great support and we’re very happy and satisfied with what we’ve done! We also thank brands like Vans, Nike SB and Converse Cons which created projects to help small shops like ours!
- What do you foresee after reopening (rough date on May 18th)?
We believe it will be very hard to recover in the beginning. It will be like starting from scratch one more time. But we also believe that after two months spent inside their homes, skaters will be more hyped than ever to get back to normality, and we will be there 100%.
- What did you learn from this experience, professionally and in general?
Never stop reinventing yourself and being positive! There’s a solution to everything, all it takes is believing in what you do! Thank you for skating!
Richi & Sere
Rufus Fam
Dear George, - Verona
- Ciao presenta te e il tuo shop.
Dear George, è un negozio fisico e online, oltre che un brand. Abbiamo aperto a settembre 2019 in centro a Verona. L’idea nasce da Riccardo, Giovanni e Francesco, skaters da sempre, ai quali si sono poi unite Laura e Martina.
Qui a Verona abbiamo iniziato ad avere le prime avvisaglie nel corso del mese di Febbraio. Il turismo azzerato, le prime mascherine, ci sembrava inizialmente una reazione eccessiva. Quando poi ci siamo resi conto della gravità del problema ed è arrivato il lockdown, pur trattandosi di un duro colpo, ci è sembrata l’unica strada percorribile per garantire la sicurezza di tutti ed evitare l’ulteriore diffondersi del virus.
- Che provvedimenti avete preso per continuare a tenere vivo il tuo shop?
Ci siamo mossi in due direzioni. Una prima più tattica, con un’offerta che abbiamo chiamato Cashback che prevedeva sconti incrementali sugli acquisti online, l’altra volta a valorizzare il prodotto. Il cliente poteva infatti prendere contatto con noi e organizzare una videochiamata, nel corso della quale noi, direttamente dal negozio, facevamo vedere tutte le novità e i prodotti di interesse. Per i clienti della città abbiamo previsto poi consegne a domicilio gratuite. Free shipping infine per il resto d’Italia.
- Cosa prevedete quando si potrà riaprire (data orientativa il 18 maggio)
Dovremo stare tutti molto più attenti, in primis per garantire la sicurezza nostra e dei clienti. Quindi mascherine, ingressi scaglionati, igienizzazione. Data la voglia di skateare dopo settimane di lockdown e la bella stagione, prevediamo che le vendite di tecnico ripartano velocemente, farà più fatica l’abbigliamento. Sta però a noi essere creativi, a non arrenderci e a cercare sempre soluzioni innovative.
Cosa avete imparato da questa esperienza dal punto di vista lavorativo e non solo?
Ci siamo resi conto di quanto sia importante, mai come in questo momento, supportare le realtà locali e indipendenti, skateboarding e non solo.I piccoli store devono sostenersi reciprocamente sia nella stessa città che a più ampio raggio. Dobbiamo creare valore per la nostra community e riconoscere chi fa altrettanto in ambiti diversi, collaborare ed essere uniti.
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Dear George, is a physical and online shop, other than a brand. We opened in September 2019 in Verona’s city center. The idea sparked from Riccardo, Giovanni and Francesco, lifelong skaters, later joined by Laura and Martina.
- How did you react to the news of lockdown?
Here in Verona we got the first clues during February. No more tourism, the first masks [appeared], we initially thought it to be an excessive reaction. When we realized how serious the problem was and lockdown was enforced, even if it was a hard hit, it seemed to us the only way to grant everybody’s safety and stop the virus from further spreading.
- What measures did you take to keep your shop going?
We acted on two fronts. The first more tactic, doing a cashback promo for online shopping; the other by giving value to the product. Clients could get in touch with us through video calling, so that we could show them our products straight from the shop. We set up free home delivery for clients in town, and free shipping to the rest of Italy.
- What do you foresee after reopening (rough date on May 18th)?
We will all have to be more careful, first and foremost to guarantee the clients’ as well as our safety. So masks, regulated entrances, sanitation. Considering the hype to skate after lockdown and summer approaching, we think that hardware sales will recover fast while clothing will struggle. But it’s up to us to be creative, not give up and look for innovative solutions.
We realized how important it is, now more than ever, to support local and independent businesses, in and out of skateboarding. Small shops must back each other within their own cities and beyond. We must create value for our communities, recognize who does the same, work together and be united.
- Ciao presenta te e il tuo shop.
Ciao, sono Alessandra di Eightball, shop di Bassano del Grappa (VI).
Eightball apre le sue porte il 28 febbraio 1999, con una particolare e personale ricerca rivolta alla cultura street e board oriented (skate/snowboard/surf) ed a tutto ciò che ad essa puo’ essere collegato (musica,arte,design)
Nel corso di questi 21 anni, ci siamo sempre mossi con curiosità ’, viaggiando ed allargando i nostri campi di ricerca in ambiti non prettamente riconducibili ad un settore specifico, ma interagendo sia professionalmente che personalmente, con varie realtà , magari anche lontane da noi, ma con una loro ben precisa identità . In particolare nella scena skate abbiamo cercato di aiutare e sostenere a livello locale la creazione di un team, supportando grazie alla nostra passione e ai nostri sponsor con cui collaboriamo.
- Come avete reagito alla notizia del lockdown?
Noi abbiamo chiuso un paio di giorni prima della data ufficiale del lockdown. La sensazione di incredulità , insicurezza, di non conoscenza di ciòche stava accadendo, ci ha fatto dire a malincuore, SI CHIUDE. Per la sicurezza di tutti coloro che rendono possibile la gestione e la sussistenza del nostro negozio. E’ inutile negare che spegnere le luci, senza sapere quando le avremmo ufficialmente riaccese, è stato un duro colpo, affrontato con un nodo in gola , causato soprattutto dalla mancanza di prospettiva, di supporto e di informazioni reali.
- Che provvedimenti avete preso per continuare a tenere vivo il tuo shop?
Da subito abbiamo cercato di non interrompere la comunicazione e la vitalità del nostro negozio, almeno virtualmente. Ci siamo impegnati (grazie ad un dream team lavorativo fantastico) a mantenere il contatto con la nostra clientela e community, tramite i social. Abbiamo cercato di trasmettere l’esperienza della nostra bottega, con foto, video e contenuti, allo scopo di continuare ad interagire con clienti, amici, family e tutti coloro che si rapportano con Eightball.
Dopo una decina di giorni (non avendo noi uno shop on line) abbiamo pensato di proporre un FREE DELIVERY SERVICE, che è stato molto apprezzato e sostenuto. A tal proposito: grazie a tutti !!!!
We love Eightball Family.
- Cosa prevedete quando si potrà riaprire (data orientativa il 18 maggio)
Sinceramente non lo so, ci stiamo confrontando e cercando di capire come sarà vivere lo shop con il distanziamento sociale e con quello che ci verrà imposto dal protocollo sicurezza COVID-19.
E’ strano pensare di non poter interagire fisicamente con le persone che entrano in bottega, sia che entrino per un acquisto, una chiacchiera o una birra a fine giornata. Credo sia una considerazione valida per tutte le piccole realtà , che hanno un rapporto personale con la loro clientela.
Sarà sicuramente una sfida, come altre affrontate in passato. Reagiremo al nostro meglio: sorridendo anche se solo con gli occhi, sotto la mascherina e cercando, come sempre, di incuriosire e soddisfare la nostra clientela.
Cosa avete imparato da questa esperienza dal punto di vista lavorativo e non solo?
Mai come ora si è capito che nulla è sicuro, che siamo terribilmente fragili. Abbiamo imparato che dal coronavirus non ci si salva da soli e che è utile pensare in maniera più responsabile. Viene chiesto di rispondere con comportamenti responsabili. La covid-19 ci costringe a riflettere sulle conseguenze di ciò che facciamo, ci costringe a prestare più attenzione anche alle piccole cose, sperando che un domani saremo in grado di essere più attenti, perché sapremo che quello che facciamo o che non facciamo ha delle ripercussioni su tutto ciò che ci circonda. È la logica win-win: se perderà qualcuno, perderemo tutti, se vinceremo, vinceremo solo insieme! Sia personalmente che professionalmente mai come in questo momento mi ritengo fortunata per la famiglia e il team lavorativo con i quali sto condividendo questo periodo. Con l’occasione vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che continuano a credere in noi.
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Hi, I’m Alessandra from Eightball skateshop in Bassano del Grappa. Eightball opened on February 28th 1999, focusing on street and board sport cultures. During these 21 years we kept traveling and researching, always moved by curiosity, and got to interact professionally and personally with different businesses. We tried to sustain our local skate scene by creating a team/family and supporting skateboard related initiatives thanks to our passion and help from our sponsors.
- How did you react to the news of lockdown?
We closed a couple days before the official lockdown. Feelings of disbelief, insecurity and not knowing well what was happening made us sadly decide to do so, for the safety of our workers. It goes without saying that turning off the lights not knowing an official reopening date was a hard it, caused by lack of perspective, support and information.
- What measures did you take to keep your shop going?
We tried to keep our skateshop’s communication and vitality going, at least virtually. We’ve kept in touch with our community through social networks thanks to our amazing working dreamteam. We tried to show our small shop experience trough photos and videos, to continue interacting with our friends and family. After ten days (and lacking an online shop) we started a free delivery service, which was very appreciated. Speaking of it: thanks to all of you! WE LOVE EIGHTBALL FAMILY
Sincerely I don’t know, we’re trying to understand how it will be to live in the shop with social distancing and Covid-19 security protocols. It’s strange to think we will be unable to physically interact with people coming in, be it to buy, have a chat or a beer at the end of the day. I believe this to be valid for every small business who has personal relations with their clients. It will surely be a challenge, just like other we faced in the past. We will react doing our best: smiling with our eyes over the masks, trying to spark curiosity and satisfying our clients.
We understood better than ever that nothing is to be taken for granted and we’re terribly fragile. We’ve learned that nobody saves themselves alone from coronavirus and it’s better to think responsibly. We’re been asked to act responsibly. Covid-19 is forcing us to think about the consequences of what we do, to pay attention to small things, hoping we’ll get more careful in the future because we will know that our actions carry consequences on our environment. It’s the win-win logic: if somebody loses, we’ll all lose; if we’ll win, we would do so only together! I feel very lucky to have such a nice family and working team to share this moment with. I would like to deeply thank all those who keep believing in us.
7Hills Store - Roma
- Ciao presenta te e il tuo shop.
Ciao a tutti, mi chiamo Ale Bellante e sono il proprietario di 7Hills, che nasce nel 2012 come distribuzione tecnico skate e abbigliamento. Poi nel 2015, per dare maggiore supporto ai nostri locals, ho deciso di aprire 7Hills Skateshop a Roma.
- Come hai reagito alla notizia del lockdown?
Di certo non bene. Ma reagendo subito, l’ho visto come un momento giusto per aggiornarsi e fare un upgrade. Alla nostra riapertura infatti avremo un nuovo sistema di vendita e assistenza al cliente e il restyling del nostro shop online.
- Che provvedimenti hai preso per continuare a tenere vivo il tuo shop?
Abbiamo aumentato la comunicazione online, cercando di fare del nostro meglio sulla comunicazione, soprattutto sui social per continuare ad avere un contatto con i nostri clienti e supporter. Uno skateshop, per una città , è un punto di riferimento, come una grande famiglia per gli skater. Abbiamo cercato quindi di coinvolgere la scena e insieme a loro sentirci meno soli.
- Cosa precedi quando si potrà riaprire (data orientativa il 18 maggio)
Purtroppo i primi tempi credo che soffriremo della mancanza della poesia che racchiude uno skateshop. All’inizio mancherà il calore degli skaters della città , gli amici di una vita, i fuori-sede, i vicini, i turisti che, se prima erano un’abitudine e facevano parte della nostra quotidianità , dopo questa esperienza sappiamo che dovremo aspettare un pò prima di poter rivivere questo calore. Siamo però fiduciosi che tutto questo prima o poi ritornerà .
Allo stesso tempo sappiamo che i mezzi di comunicazione di oggi ci possono aiutare a continuare a comunicare la nostra passione e avvicinarci ancora di più al nostro pubblico.
Cosa hai imparato da questa esperienza dal punto di vista lavorativo e non solo?
Non credo di aver “imparato” nulla di nuovo, sarò sincero. Piuttosto potrei dire di avere “raffinato” quello che sapevo già prima.Abbiamo mantenuto lo stesso approccio di sempre: in questa esperienza abbiamo continuato a rimanere in contatto con i nostri fornitori, siamo stati vicino ai nostri clienti, e abbiamo dato gli strumenti per farci raggiungere da tutti.
In generale, posso dire di aver approfittato di tutto questo tempo a disposizione per migliorare ancora di più la nostra offerta.
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Hi everyone, I’m Ale Bellante and I’m the owner of 7Hills, which started in 2012 as a skate distribution. Then in 2015 I decided to open 7Hills Skateshop in Rome, to give more support to our locals.
- How did you react to the news of lockdown?
Not well of course. But I reacted swiftly, seeing it as the right moment to update and upgrade ourselves. In fact, once we’ll be open again, we will have a new sales and customer care service, in addiction to a restyled online shop.
- What measures did you take to keep your shop going?
We intensified our online presence, trying our best to keep in touch with our clients and supporters trough social media communication. A skateshop is a hub for the city, like a big family for skaters. So we tried to get our scene involved and feel less lonely together.
At first I think we’ll suffer from a lacking of the poetry a skateshop enshrines. In the beginning we’ll miss the warmth of local skaters, lifelong friends, out of town students, neighbors and tourists that had become part of our everyday life. After this experience we’re aware we’ll have to wait to feel this warmth again. But we’re certain that everything will come back sooner or later. At the same time we know that today’s means of communication can help us transmit our passion and get closer to our audience.
I’ll be honest, I think I’ve learned nothing new. I’ll rather say I refined what I knew already. We carried on our usual approach during this experience: we’ve stayed in touch with our suppliers, close to our customers and we’ve given out the means for everybody to reach out to us. In general, I can tell you I took advantage of all this time to improve our offer even more.
Benihana Skateshop - Ortona
- Ciao presenta te e il tuo shop.
Ciao a tutti sono Davide di Benihana (benihanal per gli amici) sono di Ortona a Mare (20 km da Pescara e paese natale di Rocco Siffredi... n.d.r) e ho intrapreso la mia attività di accumulo debiti nel 2004 aprendo Benihana Skate shop, sempre situato nel mio paese natale, per cercare di sopperire allo sgravo economico fatto da diversi negozi della zona (tiravano un pò troppo la cinghia) e offrire la migliore qualità al minor prezzo possibile, in quanto si sa che noi skater e la mia famiglia (Badasscoast) siamo una banda di morti di fame.
- Come hai reagito alla notizia del lockdown?
Alla notizia del lockdown ho rinnegato la Pentecoste proseguendo ogni 15 giorni alle continue emanazioni di decreti fatte dal governo, considerando che siamo in una regione che non è stata particolarmente colpita dal covid-19
- Che provvedimenti hai preso per continuare a tenere vivo il tuo shop?
Mi sono rimboccato subito le maniche cercando di offrire subito servizio di spedizioni in tutta Italia e ringraziando Dio tanti amici hanno supportato da ogni zona... In seguito ho aperto una vetrina online tramite big cartel e se volete (mi faccio pubblicità ) potete visitare sito benihanaskateshop.bigcartel.com
- Cosa precedi quando si potrà riaprire (data orientativa il 18 maggio)
Prevedo di iniziare a pagare un pò di debiti (ahahaha scherzo) comunque bisognerà fare attenzione alle nuove norme di sicurezza all'interno dello skate shop, mi dispiace che per un bel pò non si potrà avere la solita massa di trogloditi che ti fanno compagnia e ti supportano, cosa che da anima al negozio, e poi logicamente prevedo di riandare a skateare in santa pace come una volta, con solo gli sbirri che ti rompono il cazzo perché vai in skate.
Cosa hai imparato da questa esperienza dal punto di vista lavorativo e non solo?
Che mi dovevo fare i cazzi miei nel 2004 ahahah. Parlando un secondo seriamente, ti dico che potrà solo farmi crescere, dovrò essere un pò più oculato nelle scelte che farò in seguito e non darò per scontato nulla .
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Hi everybody I’m Davide from Benihana (Benihanal fro friends), I’m from Ortona a Mare (20km from Pescara and birthplace of Rocco Siffredi) and I’ve started my activity of accumulating debts and opened Benihana Skateshop in 2004 to repair for the economic damages caused by local shops (they were charging too much) and offer the best quality for the smallest price, knowing that skaters, such as my Badasscoast family, are broke as shit.
- How did you react to the news of lockdown?
When they announced the lockdown I freaked out, keeping up with the many decrees ruled by the government every 15 days, even if we live in a region which has not been particularly hit by Covid-19.
- What measures did you take to keep your shop going?
I immediately put myself to work setting up a nation-wide shipping service, thank god many friends supported from all over… then I opened an online bigcartel shop that you can visit on benihanaskateshop.bigcartel.com
I predict I’ll start paying some debts back (just kidding). Anyway we will need to pay attention to the new safety rules inside the skateshop. I’m sorry I will not be able to have the usual crowd keeping me company and showing support, giving the shop a soul. And of course I predict we will be back skating like old times, with policemen harassing us just because of skateboarding.
That I should’ve minded my own business in 2004 haha. But seriously, it can only make me grow up, I should judge my next moves more carefully and I will not take anything for granted anymore.